Sabino de Nichilo
Sabino de Nichilo è tra gli artisti che hanno aderito al progetto 40 days /Artisti in quarantena, a cura di Mattia Lapperier, con il sostegno di EFG Art Ltd. La mostra, in programma presso l’Associazione Quasi Quadro di Torino dal 26 novembre 2020 al 10 gennaio 2021, è sospesa a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Tale progetto, incentrato sull’attività degli artisti durante il lockdown generalizzato dei mesi primaverili del 2020, continua a vivere attraverso molteplici iniziative online, in attesa che la mostra possa essere allestita e fruita direttamente dal pubblico.
Sabino de Nichilo instaura un rapporto viscerale con la materia. La manipola, la strappa, la tratta con smalti o limature metalliche, arrivando persino a sovvertire le regole della tecnica ceramica, pur di dare seguito alle proprie sperimentazioni. L’artista utilizza la ceramica, talvolta assemblata con elementi naturali, come medium principale di un’indagine che sondi il confine tra organico e inorganico. Alla costante ricerca di variazioni, crepe e irregolarità, le sue sculture evocano un senso di imminente decomposizione che risulta agli occhi di chi osserva allo stesso tempo sconcertante e attraente. I suoi organi vivono di vita propria, indipendentemente dal corpo da cui sono metaforicamente sottratti, quasi fossero lasciti di un’autopsia o di una macellazione. Nessun sentore di macabro tuttavia si ravvisa nelle sue opere. Gli smalti che rivestono le sculture – su cui l’artista aggiunge accenti metallici grazie alla cottura a terzo fuoco – concorrono a rivelare la presenza di un’inattesa componente ironica che contraddistingue il suo lavoro. Parti di un intero che è solo presupposto e mai rivelato, anche gli Organi da asporto realizzati in quarantena possiedono un’identità specifica ma non un genere. Palpitano nello spazio come senzienti entità post-organiche, accese da un’infiammata cromia cangiante.
M.L.
Il catalogo della mostra da cui proviene l’estratto su Sabino de Nichilo è disponibile presso il sito web di Vanillaedizioni.
Sabino de Nichilo (Molfetta, 1972) vive e lavora a Roma. Dopo un esordio espositivo nel 2009 con un’installazione presentata negli spazi del centro culturale Rialtosantambrogio di Roma, si dedica all’organizzazione di mostre (è tra i fondatori del progetto curatoriale Casa Vuota) e si avvicina alla pratica della scultura sotto la guida di Riccardo Monachesi. Tra le più recenti mostre personali si segnalano: nel 2019 “Organi da asporto”, con testo critico di Lorenzo Madaro, presso L29 Art Studio, Roma; nel 2018 “Viscere”, a cura di Bianca Sorrentino, presso il Museo Archeologico Fondazione De Palo-Ungaro, Bitonto (Bari). Tra le recenti mostre collettive si ricordano: nel 2020 “Basic Necessities”, progetto virtuale organizzato da SpazioY e ABC Collective, Roma; “Hommage à Sburracchioni”, a cura di Nicola Zito, presso la Galleria Microba, Bari; nel 2019 “Mediterraneo Keramikòs 2020”, a cura di Lorenzo Fiorucci, presso il Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina di Napoli; “Miradas Cruzadas”, a cura di Andrea Iezzi, presso la Fondazione Horcynus Orca di Messina; “Entasi”, presso l’Acquario Romano, Roma. Nel 2018 prende parte alla Biennale Arte Ceramica Contemporanea, presso la Fiera Roma Arte Expo; a “Domestica”, presso il sito archeologico delle Case Romane del Clelio, Roma; a “Crete”, presso il Museo Archeologico Arte Contemporanea di Cisternino (Brindisi); nel 2017 a “In Crypta”, presso il Convento dei Cappuccini, Grottaglie (Taranto).