Federica Gonnelli
Federica Gonnelli è tra gli artisti che hanno aderito al progetto 40 days /Artisti in quarantena, a cura di Mattia Lapperier, con il sostegno di EFG Art Ltd. La mostra, in programma presso l’Associazione Quasi Quadro di Torino dal 26 novembre 2020 al 10 gennaio 2021, è sospesa a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Tale progetto, incentrato sull’attività degli artisti durante il lockdown generalizzato dei mesi primaverili del 2020, continua a vivere attraverso molteplici iniziative online, in attesa che la mostra possa essere allestita e fruita direttamente dal pubblico.
Un raro fenomeno atmosferico verificatosi la mattina del 16 aprile 2020 ha mutato la destinazione di quello che è stato inizialmente concepito come un progetto privato, una sorta di intimo diario focalizzato sul volto dell’artista in isolamento. L’alone solare è divenuto così un mezzo attraverso il quale Federica Gonnelli ha espresso una condizione esistenziale che ci ha accomunato. Possiamo considerare la serie di autoritratti che l’artista ha realizzato giorno per giorno – dal 3 marzo al 3 maggio – annotando ogni sottile variazione, ogni minimo dettaglio, ogni più labile emozione impressa sul proprio volto, come un termometro che ha registrato una graduale e progressiva presa di coscienza della propria individualità. Allestendo poi le carte attorno a un nucleo centrale che rappresenta l’alone solare, l’artista proietta la propria individualità in una prospettiva più ampia. Dall’interno della propria abitazione procede verso l’esterno, dal privato giunge al condiviso. Come di consueto, al punto che potremmo considerare tale prassi una delle sue più autentiche cifre stilistiche, l’artista cela il proprio ritratto dietro a un velo d’organza. Nascondendo e allo stesso tempo rivelando, anche tale elemento concorre a rievocare la dicotomia tra intimo e pubblico, connaturata all’installazione.
M.L.
Il catalogo della mostra da cui proviene l’estratto su Federica Gonnelli è disponibile presso il sito web di Vanillaedizioni.
Federica Gonnelli (Firenze, 1981) frequenta il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Vive e lavora al confine tra Firenze e Prato, dove dal giugno 2011 apre “InCUBOAzione”. Confine che caratterizza il suo percorso materialmente e concettualmente, attuando una ricerca al limite tra le discipline delle arti visive. Ogni velo d’organza o fotografia a doppia esposizione sono determinanti elementi che concorrono nella significazione dell’opera, imponendo agli osservatori uno slancio per varcare a loro volta il confine. Dal 2001 espone in personali, collettive e concorsi. Nel 2006 consegue la laurea, con la tesi “L’Arte & L’Abito”. Dal 2007 fa parte del collettivo artistico “Arts Factory” per il quale si occupa della progettazione e realizzazione di video, installazioni e videoinstallazioni. Nel 2013 consegue la specializzazione in Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi, con la tesi “Videoinstallazioni tra Corpo-Spazio-Tempo”. Dal 2015 partecipa a varie residenze d’artista, pratica che acquista una particolare importanza per la sua ricerca. Tra queste, si ricordano in particolare: Mola di Bari, Fondazione Pino Pascali, Cosenza; The BoCs, Castelbottaccio (CB); Vis a Vis Fuoriluogo 19, Vimercate (MB); V_Air Museo Must, San Sperate (CA); Future Frontiers, Zumpano (CS); Terraē Museo Mae e Palagiano (TA); Z.N.S. Via Murat Art Container 2° Piano Art Residence. Tra le ultime personali si segnalano: nel 2020, “Come isolate nubi”, presso STUDIO 38 Contemporary Art Gallery, Pistoia, a cura di Giulia Ponziani; “Ipotesi di felicità”, presso JustMad Contemporary Art Fair, a cura di Giulia Ponziani. Nel 2019, “Come un fiume (verso la foce)”, presso Galleria La Fortezza, Gradisca d’Isonzo (GO); “Metodologie per la conservazione della memoria”, presso sug@R(T)_house, Museo dello Zucchero, Nizza Monferrato; “Tra i confini”, Galleria Arte Spazio Tempo, Venezia, a cura di Martina Campese; “Poetry as a form of rapid movement of the eyes”, presso Hybrid Art Fair, Madrid, a cura di Giulia Ponziani. Nel 2018, “Le montagne da lontano sono color indaco”, presso Studio Ciccone, Firenze, a cura di Leonardo Moretti; “Relianza”, presso Liquida/Palazzi d’arte, Palazzo Rossi Cassigoli, Pistoia, a cura di Ilaria Magni e Giulia Ponziani; “Tesi – tra le attese”, presso STUDIO 38 Contemporary Art Gallery, Pistoia e Setup Contemporary Art Fair, Bologna, a cura di Giulia Ponziani. Nel 2017, “Cos’è che mi ha portato fino a qui…”, presso Heart – Spazio Vivo, Vimercate (MB), a cura di Simona Bartolena; “Derivazioni”, presso Galleria Nuvole Arte Contemporanea, Montesarchio (BN), a cura di Domenico Maria Papa.