Contamin-Azioni
Adriana Amoruso – Pietro Desirò – Luca Matti – Leonardo Moretti – Fabio Refosco – Groter Walpius
A cura di M. Lapperier
22 giugno – 27 luglio 2023
Firenze, LdM Gallery
Giovedì 22 giugno 2023 alle ore 17:00 inaugura la mostra collettiva Contamin-Azioni, presso la LdM Gallery di Firenze. Il progetto, a cura di Mattia Lapperier, propone una selezione di artisti contemporanei che si misurano con i concetti di espansione e germinazione. Il lavoro dei sei artisti – Adriana Amoruso, Pietro Desirò, Luca Matti, Leonardo Moretti, Fabio Refosco e Groter Walpius – differenti per motivi anagrafici, formazione e linguaggio, è posto in dialogo in modo inedito presso gli spazi messi a disposizione dalla Lorenzo de’ Medici Gallery di Firenze. Ciò che invece li avvicina è la comune tendenza a commisurarsi, attraverso le proprie opere, a processi espansivi di natura biologica. Il giorno dell’inaugurazione i visitatori verranno direttamente coinvolti dagli artisti a partecipare attivamente al processo di contaminazione dello spazio espositivo, con l’intento di dar luogo a un’operazione collettiva e condivisa.
Contamin-Azioni
di Mattia Lapperier
La pandemia ha radicalmente cambiato il nostro modo di percepire lo spazio. Un nemico invisibile che si propagava a macchia d’olio, rapido, insidioso, inarrestabile, capace di condizionare l’intera popolazione mondiale, ha minato le nostre certezze, collocando il pericolo – forse per la prima volta in età contemporanea – nella dimensione dell’impercettibile. La mostra intende indagare proprio quei processi tendenti all’espansione, diretti, in altre parole, a intaccare lo spazio, in modo aggressivo, come si trattasse di un contagio virale incontrollabile. Una selezione di artisti si misura con i concetti di propagazione, emanazione, duplicazione e germinazione. Il modulo che si ripete, sempre uguale e – allo stesso tempo – sempre diverso, si moltiplica, valica il confine e genera una Contamin-Azione. Il progetto pone in dialogo in modo inedito il lavoro di sei artisti contemporanei differenti per motivi anagrafici, formazione e linguaggio. Ciò che invece li avvicina è la comune tendenza a commisurarsi, attraverso le proprie opere, a processi espansivi di natura biologica. Gli artisti espongono dipinti, sculture e installazioni adattive nello spazio della LdM Gallery di Firenze, assecondando il principio della flessibilità, spinta al suo massimo grado.
Adriana Amoruso presenta un lavoro emotivo, incentrato sul sentire. I suoi intrecci e ricami intaccano la tela, dando origine ad amorfe concrezioni tinte di un violento colore rosso. L’emotività dell’artista rimane intrappolata nella tela, suggerendo una dinamica contrapposizione tra pieni e vuoti. In mostra propone inoltre brandelli di tela su cui il visitatore è invitato a intervenire e su cui l’artista agirà a sua volta, gettando quindi le basi per un lavoro collettivo. Le sperimentazioni calcografiche di Pietro Desirò si focalizzano sulle possibilità espressive offerte dal segno. Le sue linee si aggrovigliano e si rincorrono, sino a valicare i confini imposti dal supporto, generando così una pandemica dilatazione. La sua serie “Parassiti”, costituita da un numero componibile di minuscoli pannelli 9×12 cm, studia con cura anatomica, attraverso una tecnica mista, conformazioni di matrice biologica. Le lussureggianti giungle sintetiche di Luca Matti invadono lo spazio, lo aggrediscono, si espandono in esso, lo fagocitano. La sua installazione “Pneumatica” consiste in un inquietante cespuglio mutante ottenuto dall’assemblaggio di elementi floreali intagliati nelle camere d’aria. Essa celebra la natura e, allo stesso tempo, condanna lo stato di collasso a cui ormai essa è tristemente sopraggiunta a causa di scellerate scelte politiche perpetrate dall’uomo. Leonardo Moretti offre uno spaccato del proprio linguaggio attraverso un nucleo di lavori su lastre di polistirolo estruso, dipinte con i tre colori che ormai contraddistinguono la sua ricerca: il nero, il blu e il rosso. L’installazione “Quello che mi dici mi appare sempre Ruvido” consta di vari elementi incisi a pirografo e trattati con vernice spray e colore a olio. Nel loro insieme, innescano un dialogo privato, incomprensibile; un intimo sentire che si annida nelle pieghe della materia, senza trovare compimento. Fabio Refosco propone una grande tela realizzata tra il 2019 e il 2022, che è stata esito di un grandioso sforzo collettivo poiché, nell’arco temporale menzionato, hanno contribuito alla sua realizzazione, anche se solo in minima parte, tutti gli ospiti del suo studio. A rievocare tale impresa è l’azione partecipativa che l’artista prospetta ai visitatori il giorno dell’inaugurazione. Pigmenti e resine, mescolati al sapone, lasciano la loro traccia sul supporto. Il gesto è solo in parte controllato dall’artista; il risultato è un delicato sedimento di colore, dai risvolti inaspettatamente organici. L’intero corpus di lavori di Groter Walpius trae ispirazione da processi naturali. Dalle sue lastre in cemento dai contorni scabri e irregolari emergono fiori ottenuti per mezzo di un paziente procedimento di levigatura. “Etruscan dreams” è una serie derivante dalle suggestioni recepite dall’artista dopo aver visitato le tombe etrusche di Tarquinia. Quasi fossero strappi di affresco prelevati dal luogo sacro, le sue infiorescenze policrome acquisiscono così una suggestiva connotazione archeologica che rimanda alla caducità della vita.
La contaminazione dilaga inarrestabile. Come accennato passando in rassegna il lavoro di ogni artista, le azioni di contaminazione non riguardano in senso stretto solo le opere dei singoli, né esclusivamente il dialogo interno che si instaura tra loro, ma sono a loro volta generate anche dalla presenza dei visitatori stessi, invitati a partecipare al processo in modo attivo. Tali ulteriori Contamin-Azioni sono considerate parte integrante del progetto, che appunto si pone nella prospettiva di un’operazione collettiva e condivisa.
Contamin-Azioni
Adriana Amoruso – Pietro Desirò – Luca Matti – Leonardo Moretti – Fabio Refosco – Groter Walpius
A cura di Mattia Lapperier
Gallery supervisor: Spela Zidar
LdM Gallery, via de’ Pucci 4, Firenze
Inaugurazione: giovedì 22 giugno 2023, alle ore 17:00
Periodo di apertura al pubblico: Dal 22 giugno al 27 luglio 2023