Massimo Angei
Massimo Angei è tra gli artisti che hanno aderito al progetto 40 days /Artisti in quarantena, a cura di Mattia Lapperier, con il sostegno di EFG Art Ltd. La mostra, in programma presso l’Associazione Quasi Quadro di Torino dal 26 novembre 2020 al 10 gennaio 2021, è sospesa a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Tale progetto, incentrato sull’attività degli artisti durante il lockdown generalizzato dei mesi primaverili del 2020, continua a vivere attraverso molteplici iniziative online, in attesa che la mostra possa essere allestita e fruita direttamente dal pubblico.
Massimo Angei esprime attraverso il colore delicati e vibranti stati della mente che solo occasionalmente si stabilizzano e condensano in un corrispettivo oggettivo vero e proprio. Più spesso la sua pittura di sensazioni resta fluttuante e sospesa, difficilmente afferrabile del tutto. All’occhio che la osserva, si presenta labile e transitoria, come un palpito improvviso o un guizzo inaspettato. Tra le opere che propone in mostra, Il mese nero esprime efficacemente quel senso di oppressione e annichilimento che l’artista ha provato sulla propria pelle durante il periodo di lockdown. Ciononostante, osservando il dipinto, constatiamo che sotto quella cortina oscura che sovrasta la composizione, tutt’altro che sopraffatto dagli eventi, si agita ancora un fremito di vita. La pittura di Massimo Angei si nutre di quell’ambivalenza che è propria del sogno. Le sue immagini oniriche appaiono e scompaiono come fossero parte di un tortuoso flusso di coscienza. Come le acque di un fiume carsico sprofondano nelle viscere della terra, per riapparire in un altro luogo, magari a chilometri di distanza, allo stesso modo le forme realizzate dall’artista tendono a dissolversi in un viluppo di segni che nascondono e contemporaneamente svelano, confondono e allo stesso tempo chiariscono.
M.L.
Il catalogo della mostra da cui proviene l’estratto su Massimo Angei è disponibile presso il sito web di Vanillaedizioni.
Massimo Angei (La Spezia, 1962) vive e lavora a Sarzana. Durante gli anni del Liceo Artistico lavora come illustratore naturalistico di flora e fauna. Si laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Carrara, partecipa alle prime esposizioni collettive e alla creazione del Gruppo Idioma, assieme a Marco Casentini, Fabio Linari, Jacopo Bruno, Andrea Geremia. Poco tempo dopo, inizia a lavorare come fotografo free lance per l’editoria specializzata in architettura e interni, pubblicando le sue immagini su riviste italiane e internazionali, fra queste il quadrimestrale statunitense NEST. Ha fatto parte delle agenzie fotografiche “Grazia Neri” di Milano e “Bilderberg” di Amburgo. Fotografa sino alla primavera del 2006 quando, durante la notte del 4 aprile, un impetuoso e inaspettato desiderio di dipingere gli rende la notte insonne. Al mattino decide di seguire quell’evidente segno del destino, e ritrova la sua vita. Da quel momento inizia a esporre i suoi lavori in mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, presso musei e gallerie come, tra gli altri: Jack Fischer Gallery (San Francisco), Galerie Noordeinde (L’Aia), Teatro Dal Verme (Milano), Galleria Nicola Ricci (Carrara), Marc dePuechredon (Basilea), Galleria Menhir (La Spezia), Lucca Center of Contemporary Art (Lucca), Edward Cutler Gallery (Milano) e Chaos (Pietrasanta).