Il Genius loci, locuzione latina che originariamente metteva in correlazione un’entità metafisica (il Genio) e un luogo fisico (un villaggio, una città), in epoca moderna corrisponde all’insieme delle caratteristiche socio-culturali, architettoniche ed espressive che caratterizzano un luogo e lo rendono unico, irripetibile e connotato nel tempo e nello spazio...
Per Leonardo Bartolini la ricerca formale è una questione di orientamento. Orientamento tra tecniche di varie epoche, sapientemente ibridate e rinnovate, in decenni di esperienza sul campo; orientamento tra tradizioni e consuetudini in molti casi assai lontane tra loro ma consapevolmente adottate dall’artista, in ciascuna fase di realizzazione delle proprie sculture.
Il retaggio è un patrimonio culturale che si riceve in eredità dal passato, senza peraltro che sussistano, nel presente, meriti di alcun tipo; è qualcosa di inestimabile valore, allo stesso tempo venale e impalpabile, qualcosa che, ponendoci a contatto con le nostre origini, di per sé ci permette di avvertire il senso del tempo.
Luoghi di confine, a metà strada tra Oriente e Occidente. Luoghi riarsi dalla salsedine, che per la maggior parte dell’anno sono immersi in un silenzio quasi straniante ma che allo stesso tempo serbano il retaggio di antiche civiltà che vi si sono succedute nel corso dei secoli
In bilico tra figurazione e astrazione, le opere di Ettore Pinelli e Giorgio Distefano riflettono sulla continuità dell’immagine per mezzo dell’immagine stessa. In entrambi il ricorso alla figura è meramente strumentale...
Un rumore costante, che impedisce ad altri suoni di invadere la nostra percezione uditiva; È a partire da questo vuoto che, se osservato a lungo, i nostri sensi possono attivarsi, sino a indurre l’emersione di immagini provenienti dall’inconscio.
Myvanwy Gibson recepisce la fluidità del mondo contemporaneo, i radicali cambiamenti a cui è costantemente sottoposto, persino le contraddizioni più profonde. Le sue opere sono il riflesso di una mutazione continua, divenuta sistemica
Gemma irrequieta, del colore del sole, dalle tipiche striature dorate, l’ambra è in grado di custodire al suo interno ossigeno, microrganismi, piccole piante o insetti. In altre parole, racchiude in sé minuscoli frammenti di un mondo passato e ormai perduto.
Spazi liminali
Ricerche, osservazioni, esplorazioni attraverso venticinque studi di artisti contemporanei Volume a cura di Mattia Lapperier (Vanillaedizioni, 2024) Per leggere l’intervista completa su “Spazi
TassonArt Genius loci
Elisa Ceneri – Mattia Cleri Polidori – Dellaclà – Pietro Desirò – Alessio Manfredi – Giovanni Maranghi – Gualtiero Meloni – Alice Muratore
Retaggi
Flavio Tiberio Petricca – Alfredo Rapetti Mogol A cura di Mattia Lapperier 17 settembre – 20 novembre 2022 Grosseto, Polo Culturale Le Clarisse
Spazi liminali
M. Lapperier, Spazi liminali / Ricerche, osservazioni, esplorazioni attraverso venticinque studi di artisti contemporanei, Vanillaedizioni, Albissola Marina, 2024. SPAZI LIMINALIRicerche, osservazioni, esplorazioni attraverso
TassonArt Genius loci
M. Lapperier, TassonArt Genius loci, Vanillaedizioni, Albissola Marina, 2024. TassonArtGenius Loci Mattia Lapperier TassonArt Testo di Mattia Lapperier Il borgo di Tresana è
Morfogenesi
Mattia Cleri Polidori scruta la segreta architettura interna alle cose. Da sempre attratto dalle forme della natura, o meglio, dalla peculiare struttura costitutiva che presuppone e determina tutti gli elementi naturali, ancor prima di dipingere, indaga, studia, colleziona e fotografa esemplari.
Traccia
Un segno impresso sulla carta reca in sé la possibilità di esprimere, la facoltà di conoscere, la consapevolezza di tramandare. Il segno impresso sulla carta rappresenta la forma più semplice di comunicazione; nella sua fisionomia più elementare lo si sperimenta sin dalla più tenera età, ancora prima di articolare il linguaggio.
Belik. IncarnationS
La scultura di Florian Poulin reca in sé una condizione di conflitto permanente. Le sue belve dai denti aguzzi e minacciosi sono esseri feroci colti in posizioni plastiche. L’artista oppone strenua resistenza alla tenacia del materiale metallico, per piegarlo al suo volere.
Prospettive divergenti
Il mare a cui si riferisce Petracci non è solo quello che ha fatto da sfondo alla sua infanzia, è, a un livello più profondo, quello della coscienza. Le opere proposte in mostra, fluttuanti e sospese, offrono dunque visioni fugaci della sua interiorità. Sono una porta lasciata aperta che chi guarda è invitato a varcare.