Giulio Zanet, impossibilitato a raggiungere lo studio (e di conseguenza i consueti strumenti di lavoro) a causa del lockdown, ha elaborato in quel periodo stratificazioni digitali dalle forme aperte e sciolte
Durante il lockdown Leonardo Moretti ha annodato tra loro due linee di ricerca, entrambe riconducibili a ciò che lui stesso definisce “riproducibilità fallimentare”
Il linguaggio artistico di Federico Montaresi è debitore dei modelli spazio-temporali studiati dall’astrofisica, dalla fisica quantistica e dall’integrazione di tali modelli con la sensibilità umana.
Le città di Luca Matti non conoscono confini, né centro, né forma, né profilo. Accatastando palazzi su palazzi dall’aspetto brutalista e fatiscente, celebra quegli ammassi di cemento armato, vetro e metallo
Un raro fenomeno atmosferico verificatosi la mattina del 16 aprile 2020 ha mutato la destinazione di quello che è stato inizialmente concepito come un progetto privato, una sorta di intimo diario focalizzato sul volto dell’artista in isolamento.
La natura in ogni sua forma o processo è l’indiscussa protagonista dell’opera di Giovanni Frangi. Che si tratti di corsi d’acqua, cascate, cieli o boschi, l’artista rinvigorisce gli elementi paesaggistici
Sabino de Nichilo instaura un rapporto viscerale con la materia. La manipola, la strappa, la tratta con smalti o limature metalliche, arrivando persino a sovvertire le regole della tecnica ceramica
Nato in una zona nota per l’estrazione dell’argilla e cresciuto in un contesto di ceramisti, Andrea Famà rimane profondamente legato agli aspetti ottici, tattili e intrinsechi della materia che lavora.
In continuità con la recente serie delle Cave, dove segno e materia si fondono per dar vita a un’aspra conformazione paesaggistica, Giorgio Distefano, durante il confinamento, ha lavorato prevalentemente su carta
Al centro della ricerca artistica di Lorenzo De Angelis stanno da un lato le proprie esperienze condotte sullo spazio-tempo, dall’altro il recupero dell’antico concetto filosofico di clinamen, inteso come improvvisa e inspiegabile deviazione degli atomi nel vuoto
Come fuoriuscita da una dimensione oscura e inesplorata – una sorta di inconscio collettivo - la scultura di Valeria Dardano si insinua nel reale, ammantata di una densa e corposa presenza fisica.
Le Immagini perse di Andrea Bruschi nascono, crescono e si sviluppano progressivamente, per piani successivi, quasi fossero pietre sedimentarie. Tecniche diverse si legano insieme sui supporti.