TassonArt Genius loci

TassonArt Genius loci

M. Lapperier, TassonArt Genius loci, Vanillaedizioni, Albissola Marina, 2024.

Tassonarla, il giorno dell’inaugurazione di TassonArt Genius loci, ph. Alessio Manfredi

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Genius Loci

Mattia Lapperier

TassonArt

Testo di Mattia Lapperier

Il borgo di Tresana è oggi un comune sparso della provincia di Massa-Carrara che conta in tutto 1.958 abitanti. Costruito nel luogo dove originalmente si trovava una fortificazione bizantina e sviluppatosi attorno alla grande torre quadrata risalente al XI-XII secolo – primo nucleo di quello che in seguito sarebbe divenuto il Castello Malaspina – subì nei secoli la dominazione spagnola e poi quella francese, potendo pertanto vantare una storia secolare e particolarmente vivace. Se da un punto di vista territoriale il borgo è situato in Toscana, la sua identità affonda le proprie radici nella regione storica della Lunigiana, vale a dire quella porzione di territorio corrispondente grossomodo alla Val di Magra, suddivisa dal punto di vista amministrativo tra Liguria e Toscana. Si tratta di una terra di confine, ricca di contaminazioni linguistiche e culturali, che deve il proprio nome all’antica città romana di Luni, situata presso la foce del fiume Magra, non lontano da dove oggi sorge Sarzana, in provincia della Spezia.

Se la sede municipale di Tresana si trova nella frazione più moderna di Barbarasco, la località in collina, che prende il nome di Tassonarla, consiste in un piccolo agglomerato di case in pietra e passaggi voltati, raggiungibile attraverso caratteristiche scalinate. Il paese, che ha il privilegio di affacciarsi sia sulle Alpi Apuane che sull’Appennino Tosco-Emiliano, è inoltre impreziosito da portali scolpiti, maestà disseminate qua e là tra i vicoli e da un muro ad arcate cieche presso cui erano disposti antichi lavatoi. Oltre a tali testimonianze di un paesaggio tradizionale, che identifica il proprio retaggio più autentico nella realtà rurale, a partire dagli ultimi anni Tassonarla è punteggiata da una serie di opere d’arte contemporanea installate in loco in modo permanente. Perfettamente integrate nel tessuto sociale, tali recenti lasciti dell’ingegno umano diversificano il paesaggio; gli offrono una nuova connotazione, rivitalizzandolo.

Veduta della mostra con Litomachia, dipinto di Matteo Tenardi, ph. Gualtiero Meloni

Il borgo ha infatti individuato nell’arte contemporanea un potente mezzo di riqualificazione ambientale e culturale. Tale lungimirante e strategica iniziativa è stata ideata dal “Comitato Insieme per Tassonarla”, riunitosi per la prima volta nel 2022, con l’intento di vivacizzare l’offerta culturale del paese. È proprio a partire da queste semplici premesse che ha avuto origine TassonArt; festival diffuso di arte contemporanea, giunto quest’anno alla sua terza edizione.

“Insieme per Tassonarla”, l’amministrazione comunale di Tresana e le associazioni culturali del territorio proseguono l’opera di riqualificazione avviata sin dalla prima edizione di TassonArt, promuovendo anche per l’estate 2024 quel felice connubio tra arte contemporanea e territorio. L’iniziativa, finalizzata anche alla messa in opera di lavori di manutenzione e miglioria, nonché ad azioni che invertano la tendenza allo spopolamento, intende primariamente incoraggiare un diffuso senso di rigenerazione culturale e sociale. Il comitato che ha dato vita a TassonArt si è posto infatti, sin da subito, come scopi statutari del suo operato la sensibilizzazione della collettività alla difesa e salvaguardia del patrimonio artistico e paesaggistico; il sostegno della ricerca artistica; la promozione della cultura e dell’arte, allo scopo di riqualificare il paese; l’organizzazione di eventi espositivi e di visite guidate nel territorio.

Mattia Lapperier il giorno dell’inaugurazione di TassonArt 2024, ph. Alessio Manfredi

Il festival diffuso, oltre ad aver vinto il bando per la realizzazione di attività culturali promosso dal Ministero degli Affari Esteri nell’Anno delle Radici, beneficia del doppio patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Tresana.

Proprio in virtù della storia plurisecolare del borgo, che ha saputo rinnovarsi attraverso l’arte contemporanea, senza per questo correre il pericolo di snaturarsi ma anzi convogliando le proprie energie in direzione di un compiuto miglioramento, TassonArt adotta una linea specifica alla quale gli artisti coinvolti sono stati chiamati ad aderire, in fase di selezione. Questi ultimi infatti hanno riflettuto sul polisemico concetto di Genius loci, ovverosia quel complesso legame tra luogo e persona, che affonda le proprie radici in un tempo lontano e indeterminato. Il Genius loci, locuzione latina che originariamente metteva in correlazione un’entità metafisica (il Genio) e un luogo fisico (un villaggio, una città), in epoca moderna corrisponde all’insieme delle caratteristiche socio-culturali, architettoniche ed espressive che caratterizzano un luogo e lo rendono unico, irripetibile e connotato nel tempo e nello spazio. TassonArt quest’anno intende valorizzare tale legame ancestrale, favorendo così l’emersione di un processo identitario e consolidando al contempo i legami che caratterizzano una comunità. Gli artisti, per mezzo del proprio lavoro, saranno il veicolo attraverso il quale il Genius loci potrà compiutamente esprimersi.

Veduta della mostra con Cosmo, scultura di Alessio Manfredi, ph. Alessio Manfredi

I dodici artisti selezionati, differenti per ragioni anagrafiche, linguaggi espressivi e formazione professionale, sono: Elisa Ceneri, Mattia Cleri Polidori, Dellaclà, Pietro Desirò, Alessio Manfredi, Giovanni Maranghi, Gualtiero Meloni, Alice Muratore, Simone Negri, Paolo Staccioli, Matteo Tenardi e Gianluca Zonza. Ciascuno attraverso il proprio specifico linguaggio, che spazia dalla pittura, alla scultura, dall’installazione, alla fotografia o al video, anima il borgo, rendendolo protagonista assoluto di un processo che rinnova la propria immagine agli occhi dei suoi abitanti, ancor prima dei suoi visitatori. La cultura, intesa nella sua accezione più vasta e trasversale come complesso di manifestazioni della vita materiale, sociale e spirituale, costruisce ponti, non muri. Valori fondamentali come la condivisione, la tutela del territorio e la piena partecipazione attiva alla definizione di una comunità sono fermamente sostenuti da TassonArt e si collocano alla base anche di questa rinnovata edizione 2024.

Veduta della mostra con Le Città Invisibili, installazione di Mattia Cleri Polidori, ph. Alessio Manfredi

Il volume integrale è disponibile sul sito di Vanillaedizioni e sui maggiori bookstore